Urban ReGeneraction e Ri-creattività: “Piccoli impastatori”

Per il secondo appuntamento con il dopo scuola dell’Aps Casa don Bosco Onlus, presso l’Istituto Comprensivo S.G. Bosco, in Via Polibio 46 a Taranto, i destinatari del progetto Urban hanno scelto di misurarsi con l’esperienza dell’impasto del pane.

Alcuni dei ragazzi hanno già un pò di esperienza personale e hanno scelto di sfidare i bambini del dopo scuola in una corsa all’impasto migliore!

Questa gara all’ultimo granello di farina è stata molto sentita! Dopo i primi imbarazzi e l’iniziale paura di imbrattarsi di farina, olio e acqua, i partecipanti non si sono lasciati intimidire!

Farina, lievito, acqua, olio, sale e zucchero, uniti a entusiasmo e olio di gomito, hanno garantito un pomeriggio di divertimento e spensieratezza.

Con noi, ha partecipato anche la responsabile del dopo scuola, la dott.ssa Simona Giannese.

I bambini sono stati così entusiasti dell’esperienza da proporci di replicarla e noi faremo di tutto per accontentarli!DEFINITIVA LOCANDINA LABORATORI oggi

Urban ReGeneraction e Ri-creattività: “Riciclo creativo.”

DEFINITIVA LOCANDINA LABORATORI oggi

Il 14 maggio si è svolto il primo degli incontri promossi dal progetto Urban Regeneraction presso l’istituto S.G.Bosco, in Via Polibio 46, Taranto.
Il titolo dell’incontro è “Riciclo creativo” e durante questo appuntamento, i destinatari del progetto hanno proposto ai bambini del doposcuola dell’Aps Casa Don Bosco Onlus un laboratorio dedicato all’utilizzo di materiali di riciclo, con l’obiettivo di scoprire e promuovere una forma di divertimento che sfrutta le capacità di inventiva e creatività. Insieme, hanno scoperto che esiste un modo di giocare e divertirsi alternativo ai sistemi elettronici attualmente in voga.

Da quanto abbiamo potuto vedere, hanno potuto l’obiettivo è stato raggiunto!
Il divertimento e la socializzazione hanno fatto da padroni! A partire da materiali poveri quali cartone, rotoli di carta igienica, tappi di bottiglia, cannucce, spiedini e palloncini sono state create delle macchinine che, sospinte dall’aria dei palloncini, si lanciano i corse sfrenate.
Tutto il lavoro svolto è visibile anche dalle foto scattate durante le attività e dal video che mostra i risultati ottenuti, di cui andiamo molto fieri!

Iscrizioni aperte per il #campoESTIVO 2018!!!

Siamo pronti a partire per  trascorrere una nuova ESTATE INSIEME … con giochi, laboratori , piscine e tanto altro…

Dal 13 Giugno al 7 Settembre, dal lunedì al  venerdì  dalle ore 8 alle 13 presso l’Istituto S.G. Bosco, ingresso via Polibio.

(possibilità precampo gratuito dalle 7,30).

Correteeeee, noi vi aspettiamo!!!

 

Formarsi per formare: l’educazione è cosa di cuore

L’Ass. #ApS #CasadonBosco #ONLUS si è riunita sabato 26 maggio per un momento formativo con i propri soci, il cui tema, fondamentale non solo per capire le radici della nostra assoziazione, ma anche per i giovani che si approcciano ai più piccoli in momenti con progetti educativi, è stato: IL SISTEMA PREVENTIVO.

#casadonbosco #formarsiperformare #sistemapreventivo #educazioneècosadicuore

 

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Un altro passo fatto nel progetto Urban Re-Generaction

Dopo l’incontro di formazione di metà percorso a #Roma i referenti del progetto Urban Re-Generaction hanno nuovamente incontrato i ragazzi dell’istituto ITIS A. Righi di Taranto.
Un altro passo fatto nel progetto Urban Re-Generactionati: i destinatari del progetto sono stati invitati e aiutati nel difficile compito di individuare l’attività di #rigenerazioneurbana che costituirà il cuore di questa iniziativa, nonché la #faseoperativa della stessa.
Quest’attività consiste nel #coinvolgere e #sensibilizzare la #cittadinanza, mettendo in campo le proprie competenze curriculari e personali: un’iniziativa che si propone di #rivalutareilterritorio attraverso lo #sport e la #curadeglispaziverdi già esistenti. L’auspicio è quello di #darevisibilità ad alcune #areedellacittà promuovendone la #rivalutazione e la #rigenerazione, contando sul sostegno e la partecipazione della
collettività.
Tutto questo permetterà ai #ragazzi di #raccontarsi e raccontare la loro #città e quello che #vorrebberofare per #renderlamigliore.
Il motto è che nel #propriopiccolosipuòfaretanto è che proprio dove non c’è nulla si può fare tutto!
Si nutre la #speranza che questo diventi virale e che anche i loro amici e concittadini prendano parte a questa iniziativa con la stessa voglia di denuncia e #attivismo! Per una #Tarantopiùviva.
Siamo lusingati di essere spettatori di tanto entusiasmo!

#staytuned #toccaaTaranto #rigenerazioneurbana

Aps Casa don Bosco Onlus Salesiani per il Sociale – Federazione Scs Urban Re-GeneractionMinistero Del Lavoro E Delle Politiche SocialiITIS A. RighiRADIO REBEL FMSLJoTv Canale 189Giovanni D’AndreaFrancesco Trovato

 

Buona festa di San Giovanni Bosco

L’ Aps Casa Don Bosco Onlus festeggia la festa del nostro Santo Sognatore, San Giovanni Bosco, a cui si ispira per rispondere ai bisogni dei giovani tarantini, attraverso la creazione di una rete di persone che agisca a loro vantaggio dal punto di vista educativo ed occupazionale, sul territorio ed oltre il territorio, nell’ottica di agire localmente e pensare globalmente.

#donbosco #padreamaestroedamico #camminatecoipiediperterraecolcuoreabitateincielo #giovaniperigiovani #buonicristianionesticittadiniefuturiabitatoridelcielo

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19-20 gennaio (Roma) incontri di formazione “Urban-Regeneraction”

Nei giorni 12-13 gennaio (Torino) e 19-20 gennaio (Roma) si sono svolti gli incontri di formazione intermedia e monitoraggio con i responsabili del progetto. “Coloriamo di vita le periferie nelle quali abitiamo”, “diamo vita alle nostre giornate”, “mettiamoci alla ricerca e alla scoperta del bello attorno a noi e dentro di noi”… Le parole dei referenti delle sedi locali sottolineano come l’opportunità di lavorare insieme per migliorare il tessuto urbano e sociale, porti i ragazzi a rileggere la propria vita e a migliorarla. E ancora: “facciamo rete”, “mettiamo a sistema le competenze”, “promuoviamo la cittadinanza attiva dei giovani”, “facciamo esperienze di partecipazione diretta”, “veicoliamo nuovi messaggi con i media”.

Abitare le periferie non vuol dire solo attraversarle, ma investire nello sviluppo di legami e di trame sociale consistenti, che possano rilanciare i progetti dei giovani, parte attiva e vitale dei contesti urbani. Operatori e ragazzi insieme collaborano alla ricerca di strategie di partecipazione condivisa, tutti con lo sguardo rivolto al futuro e con l’obiettivo di #ascoltare e #darevoce ai giovani, in modo concreto.

Il progetto è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, coordinato dai Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS in collaborazione con le associazioni CGS (Cinecircoli giovanili socioculturali) e TGS (Turismo

giovanile e sociale).

Piacenza, l’asilo dai 3 ai 90 anni dove anziani e bimbi si prendono per mano

Si chiama educazione intergenerazionale: nella stessa struttura si incontrano e giocano insieme piccoli e vecchi, tra favole e lezioni di cucina. “Esperimento riuscito”

PIACENZA. Alcuni hanno quasi un secolo, altri soltanto tre anni. Sono l’inizio e l’autunno della vita. A Piacenza c’è un asilo dove gli estremi si incontrano e vecchi e bambini “crescono” insieme. Dove la lentezza è un dono. C’è Fiorella che ha 87 anni e Stefano e Carlo che vanno al nido. Lei spinge il deambulatore e loro la precedono. “Guardate – ride Fiorella – ho tanti cavalieri, non sembro una regina?”. Poi tutti a sporcarsi di farina e a impastare torte. Divertendosi non poco. Mano nella mano. Perché i più anziani e i più piccoli hanno lo stesso passo, si sa, e basta uno sguardo per essere complici e diventare amici.

Aurora, 36 mesi, taglia pezzetti di mela e Maria, 90 anni, che è mamma, nonna e bisnonna e da giovane faceva la “bottonaia”, mescola farina e zucchero, mentre Franco, classe 1933, legge le fiabe a Noemi, e Olga, nata nel 1927, attenta e lucida, racconta di sé: “Io li ascolto i bambini sapete, ci gioco, gli narro le storie della mia infanzia, e loro sono attenti, mi guardano diritti diritti negli occhi. E se mi fermo, mi tirano per il braccio: Nonna Olga, poi che cosa fa il lupo?””.

Un asilo nella casa di riposo: il modello virtuoso di Piacenza

Si chiama “educazione intergenerazionale”, consiste nel far coabitare nella stessa struttura un asilo nido e un centro anziani, i piccolissimi e i grandi vecchi. “E poi creare delle occasioni di incontro, come la cucina, la pittura, la lettura, in cui le età si mescolino, le generazioni si fondano, partendo dalla constatazione che gli anziani e i bambini insieme stanno bene, e imparano gli uni dagli altri” spiega Elena Giagosti, coordinatrice del progetto che l’Unicoop di Piacenza sta sperimentando da alcuni anni. Una grande struttura moderna di vetro e acciaio, finestre luminose sul verde, spazi ampi e colorati che ospitano circa 80 anziani e un nido per 40 bambini dai tre mesi ai tre anni. Luoghi divisi naturalmente, ma con tante aree comuni.

A metà mattina c’è il laboratorio di cucina. Mele golden, lievito e granella di zucchero. Grandi e piccoli tagliano e impastano, sotto lo sguardo vigile delle educatrici. Carlo, tre anni, immerge il dito nel dolce: “Fiorella non ha fatto niente, ho fatto tutto io, sono un cuoco, e i nonni del nido sono buffi”, e ride contentissimo della sua battuta. Giacomo Scaramuzza ha 94 anni, è stato giornalista alla “Libertà” ed è tuttora attivissimo. “Quando sono venuto a vivere qui, non sapevo che ci fossero anche i bambini, per me che non ho avuto figli sono stati una scoperta incredibile, io partecipo a tutte le attività, con loro non c’è bisogno di parole, ci si capisce con gli sguardi, c’è uno scambio assolutamente naturale. Troppo spesso oggi le età non si incontrano, come se la vecchiaia fosse qualcosa da nascondere. Così, invece, è un po’ come passare il testimone…”. Un progetto per adesso unico in Italia ma già attivo in Francia e soprattutto a Seattle, alla “Providence Mount St Vincent”, la prima scuola materna inserita in un centro anziani, diventata famosa in tutto il mondo con il documentario “Present Perfect”.

Racconta una mamma: “Mia figlia è entusiasta degli anziani del nido. Se li incontriamo fuori li saluta, li riconosce, come fossero amici della sua età”. Perché a contatto con i “grandi vecchi” i piccoli imparano a non avere paura di rughe e disabilità, spiega Valentina Suzzani, responsabile pedagogica dell’asilo. “Così il deambulatore diventa un triciclo da spingere, la carrozzina del nonno una macchina sportiva, e se per gli anziani i piccoli sono una ventata di gioia, i bambini attingono alla saggezza e all’ironia di chi ormai non ha più fretta”. “Oggi siamo oggetto di tesi di laurea, ma quando abbiamo iniziato non sapevamo nulla né della Francia né di Seattle – dice Elena Giagosti – avevamo però alle spalle decenni di esperienza della Unicoop nella gestione sia di nidi che di anziani. E ogni volta che avveniva “l’incontro” ci rendevamo di quanto fosse prezioso per entrambi. Così abbiamo pensato di far “convivere” sotto uno stesso tetto le varie età della vita. Ed oggi è un successo”.

Franco Campolonghi è nato nel 1933, di anni ne ha 84, è il responsabile della biblioteca del nido e qui, al centro anziani, ha anche incontrato una nuova compagna. “I libri e i giornali sono stati sempre la mia più grande passione, da giovane divoravo Hemingway, e poi Piero Chiara, Fruttero e Lucentini. Così sapendo del mio amore per la lettura mi hanno chiesto se volevo occuparmi dei libri per il nido. E per me è stata una festa. Mi sono informato, ho cercato i testi giusti. Ogni giovedì i piccoli salgono qui con le educatrici e noi vecchi leggiamo loro le favole. Ci divertiamo un mondo, e vedessi quanto sono attenti. Se smetti ti tirano per la giacca. E alla fine vogliono sempre ricominciare da capo”.

Articolo originale: http://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/19/news/se_un_vecchio_e_un_bambino_si_prendono_per_mano_ecco_l_asilo_dai_3_ai_90_anni-158655600/

#keepcalmwehavegoodnews 🙂

 

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Un “libro sospeso” per i bimbi più bisognosi: l’iniziativa parte da Lecce

Sarà possibile acquistare i libri presso la libreria “Fanfaluche” di Lecce.

Un’iniziativa di soliedarità parte da Lecce. La libreria per bambini “Le Fanfaluche” di Lecce, in via Salvatore Grande 37, promuove per Natale l’iniziativa del “Libro Sospeso”.
Ispirandosi al famoso “caffè sospeso” di Napoli e al “pasticciotto sospeso” di Lecce, la libreria ha pensato a un modo di far arrivare un libro per Natale anche a chi non può permettersi questa spesa. 

Nasce così “Il libro sospeso” e l’invito, rivolto a chi può e vuole, di lasciare presso “Le Fanfaluche” un libro da far trovare sotto l’albero ai bambini delle famiglie bisognose. Così, chi vuole può scegliere e acquistare un libro, lasciandolo nella nostra libreria a disposizione di chiunque non può permettersi di comprarlo. 

Il cesto dei “libri in sospeso” è già pronto alle “Fanfaluche” e speriamo che ogni giorno si riempia un po’ di più, grazie alla generosità di tutti.

 

Articolo originale: http://www.leccesette.it/dettaglio.asp?id_dett=48985

#keepcalmwehavegoodnews 🙂

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Catania, l’arcivescovo e l’imam fanno la spesa insieme per i poveri

Appuntamento al popolare supermercato a pochi metri dalla Plaja. Un abbraccio amichevole e poi via, a fare la spesa insieme con tanto di carrelli e mantellina da volontari. L’arcivescovo metropolita di Catania, Salvatore Gristina, e l’Imam della Moschea della Misericordia di Catania (la più grande dell’Isola), Kheit Abdelhafid,  hanno fatto incetta di cibi non deperibili, anche per neonati, da destinare ai più bisognosi. Insieme, per sconfiggere la povertà nel segno della fratellanza religiosa. “Sono particolarmente lieto  di essere insieme ai carissimi amici della comunità musulmana. – ha detto Gristina-  – Catania è davvero una bella realtà dove abbiamo organizzato tanti momenti in comune; questo è particolarmente significativo. Immaginiamo se tutti i credenti, cristiani o musulmani, prendessero questa strada? Cosa potrebbe accadere di grande?”. Per l’Imam Abdelhafid “questa è una delle tante iniziative di volontariato che stiamo facendo, insieme, nella nostra città per chi ha bisogno di aiuto. Questo è il dovere di tutti e basta anche poco per partecipare alla vita sociale”. Inoltre, una decina di giovani della Moschea hanno partecipato da volontari alla Colletta in un altro grande centro commerciale alle porte della città. “È stato un gesto di integrazione e aiuto per tutti; un modo eccellente per festeggiare i nostri 20 anni di attività”, ha detto il direttore dell’ Associazione Banco Alimentare Onlus con sede a Catania, Domenico Messina. Il Banco Alimentare della Sicilia onlus e il Banco Alimentare della Sicilia Occidentale aiutano 222.192 persone attraverso le 785 strutture caritative convenzionate. Di queste 17.070 sono bambini di 0-5 anni, 187.365 sono persone dai sei ai 65 anni, 17.757 gli over 65. Numeri che si traducono in persone che troppo spesso non hanno le risorse economiche per poter fare giornalmente la spesa e nutrirsi adeguatamente.

Articolo originale: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/11/26/foto/catania_il_vescovo_e_l_imam_fanno_la_spesa_insieme_per_i_poveri-152890160/1/#1

#keepcalmwehavegoodnews 🙂

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