Urban ReGeneraction e Ri-creattività: “Piccoli impastatori”

Per il secondo appuntamento con il dopo scuola dell’Aps Casa don Bosco Onlus, presso l’Istituto Comprensivo S.G. Bosco, in Via Polibio 46 a Taranto, i destinatari del progetto Urban hanno scelto di misurarsi con l’esperienza dell’impasto del pane.

Alcuni dei ragazzi hanno già un pò di esperienza personale e hanno scelto di sfidare i bambini del dopo scuola in una corsa all’impasto migliore!

Questa gara all’ultimo granello di farina è stata molto sentita! Dopo i primi imbarazzi e l’iniziale paura di imbrattarsi di farina, olio e acqua, i partecipanti non si sono lasciati intimidire!

Farina, lievito, acqua, olio, sale e zucchero, uniti a entusiasmo e olio di gomito, hanno garantito un pomeriggio di divertimento e spensieratezza.

Con noi, ha partecipato anche la responsabile del dopo scuola, la dott.ssa Simona Giannese.

I bambini sono stati così entusiasti dell’esperienza da proporci di replicarla e noi faremo di tutto per accontentarli!DEFINITIVA LOCANDINA LABORATORI oggi

Un altro passo fatto nel progetto Urban Re-Generaction

Dopo l’incontro di formazione di metà percorso a #Roma i referenti del progetto Urban Re-Generaction hanno nuovamente incontrato i ragazzi dell’istituto ITIS A. Righi di Taranto.
Un altro passo fatto nel progetto Urban Re-Generactionati: i destinatari del progetto sono stati invitati e aiutati nel difficile compito di individuare l’attività di #rigenerazioneurbana che costituirà il cuore di questa iniziativa, nonché la #faseoperativa della stessa.
Quest’attività consiste nel #coinvolgere e #sensibilizzare la #cittadinanza, mettendo in campo le proprie competenze curriculari e personali: un’iniziativa che si propone di #rivalutareilterritorio attraverso lo #sport e la #curadeglispaziverdi già esistenti. L’auspicio è quello di #darevisibilità ad alcune #areedellacittà promuovendone la #rivalutazione e la #rigenerazione, contando sul sostegno e la partecipazione della
collettività.
Tutto questo permetterà ai #ragazzi di #raccontarsi e raccontare la loro #città e quello che #vorrebberofare per #renderlamigliore.
Il motto è che nel #propriopiccolosipuòfaretanto è che proprio dove non c’è nulla si può fare tutto!
Si nutre la #speranza che questo diventi virale e che anche i loro amici e concittadini prendano parte a questa iniziativa con la stessa voglia di denuncia e #attivismo! Per una #Tarantopiùviva.
Siamo lusingati di essere spettatori di tanto entusiasmo!

#staytuned #toccaaTaranto #rigenerazioneurbana

Aps Casa don Bosco Onlus Salesiani per il Sociale – Federazione Scs Urban Re-GeneractionMinistero Del Lavoro E Delle Politiche SocialiITIS A. RighiRADIO REBEL FMSLJoTv Canale 189Giovanni D’AndreaFrancesco Trovato

 

19-20 gennaio (Roma) incontri di formazione “Urban-Regeneraction”

Nei giorni 12-13 gennaio (Torino) e 19-20 gennaio (Roma) si sono svolti gli incontri di formazione intermedia e monitoraggio con i responsabili del progetto. “Coloriamo di vita le periferie nelle quali abitiamo”, “diamo vita alle nostre giornate”, “mettiamoci alla ricerca e alla scoperta del bello attorno a noi e dentro di noi”… Le parole dei referenti delle sedi locali sottolineano come l’opportunità di lavorare insieme per migliorare il tessuto urbano e sociale, porti i ragazzi a rileggere la propria vita e a migliorarla. E ancora: “facciamo rete”, “mettiamo a sistema le competenze”, “promuoviamo la cittadinanza attiva dei giovani”, “facciamo esperienze di partecipazione diretta”, “veicoliamo nuovi messaggi con i media”.

Abitare le periferie non vuol dire solo attraversarle, ma investire nello sviluppo di legami e di trame sociale consistenti, che possano rilanciare i progetti dei giovani, parte attiva e vitale dei contesti urbani. Operatori e ragazzi insieme collaborano alla ricerca di strategie di partecipazione condivisa, tutti con lo sguardo rivolto al futuro e con l’obiettivo di #ascoltare e #darevoce ai giovani, in modo concreto.

Il progetto è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, coordinato dai Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS in collaborazione con le associazioni CGS (Cinecircoli giovanili socioculturali) e TGS (Turismo

giovanile e sociale).

AVVIO DEL PROGETTO “URBAN RE-GENERACTION – GIOVANI IDEE NELLE PERIFERIE URBANE”

E’ stato avviato il Progetto “URBAN Re-generAction: giovani idee nelle periferie urbane. Esperienze di cittadinanza attiva e solidale per/con le nuove generazioni”che vede impegnate le sedi locali di Salesiani per il Sociale Federazione SCS/CNOS – tra cui la nostra APS Casa Don Bosco –  il TGS Turismo Giovanile e Sociale e il C.G.S./Cnos-Ciofs (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) in collaborazione con il Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali.

Casa Don Bosco nella città di Taranto e le altre sedi locali del progetto –  individuate trasversalmente in diverse regioni italiane – affronteranno il tema della valorizzazione giovanile nelle periferie urbane: opereranno con e per i giovani a rischio che vivono nelle periferie urbane, con lo scopo di valorizzare le loro idee e i loro sogni 

Dopo il Convegno iniziale svoltosi a Roma nelle giornate del 6 e 7 luglio, è stato creato il logo ufficiale del progetto e sono state formate le equipe locali che  accompagneranno i destinatari del progetto – circa 400 giovani di età compresa fra i 12 e i 17 anni – in un processo di conoscenza del proprio territorio, offrendo loro la possibilità di raccontarsi e di raccontare la propria realtà di appartenenza in modo personale e creativo, nell’ottica di un’azione di promozione della cittadinanza attiva.

Il progetto sarà portato avanti avvalendosi anche della collaborazione di  mass media appositamente individuati presso le sedi locali. Ha una durata di 18 mesi e terminerà nel gennaio 2019.

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Noi desideri liberi – passeggiata e convegno conclusivo

Si è concluso oggi il progetto  “Noi desideri Liberi”, riguardante le sperimentazioni territoriali di prevenzione di nuove dipendenze giovanili (cyberdipendenza e ludopatia). Il progetto ha visto protagonisti ragazzi della città di Taranto  frequentanti l’ITTS Pacinotti,  che hanno vissuto escursioni in luoghi culturali e naturalistici, oltre che un ciclo di incontri sul tema delle dipendenze. Ad essi si è affiancato un gruppo di adulti con cui i ragazzi si sono confrontati  nel corso di tutto l’ anno sulla tematica.

Nel pomeriggio si è svolta  una passeggiata per i vicoli della Città Vecchia, durante la quale i ragazzi, adeguatamente preparati, hanno fatto da “Cicerone”  agli altri partecipanti, descrivendo tappa per tappa tante bellezze del  borgo antico.

Successivamente si è tenuto il convegno conclusivo del progetto presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto. Gli interventi del Convegno hanno aiutato a riflettere su quanto sia importante ebello riscoprire le relazioni umane in questa società così spesso dipendente dalla tecnologia nelle sue svariate forme, e che per questo spesso porta all’individualismo, alla chiusura, alla difficoltà di comunicazione e di ascolto dell’altro.

Da qui anche la spiegazione del titolo del progetto: noi (noi siamo essere isolati, siamo una comunità!) desideri (abbiamo sogni che nascono da dentro , non è la tecnologia che può sognare al posto nostro!) liberi (non siamo ingabbiati, possiamo dare spazio alla nostra creatività!).

Promosso dal Ministero delle Politiche sociali, “Noi Desideri Liberi” è stato portato avanti da una fitta rete di enti che sono stati attivamente coinvolti: l’ Istituto Maria Ausiliatrice e il Ciofs FP Puglia e il Ciofs FP Taranto (presso le cui sedi si sono svolti gli incontri da gennaio ad oggi), la nostra associazione Casa Don Bosco, la Pro Loco san Vito e marina militare (che hanno organizzato una visita al faro), il WWF (che ha organizzato una visita alla palude “La Vela”), la Prefettura e la Provincia di Taranto, il Comune di Taranto e l’ITTS “Pacinotti”.

La partecipazione attiva di numerosi enti denota come nella città di Taranto sia comune a molti l’intento di fare rete e di sperimentare percorsi che contrastino la cyberdipendernza e la ludopatia, facendo riscoprire l’importanza della cultura e del contatto con la natura.

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Noi desideri Liberi – Evento finale

Il prossimo 5 giugno si terrà l’evento finale del progetto #NoiDesideriLiberi, riguardante le sperimentazioni territoriali di prevenzione di nuove dipendenze giovanili (#cyberdipendenza e #ludopatia) attraverso la riscoperta dell’ importanza della cultura e del contatto con la natura. 🙂
Durante l’evento, il percorso della passeggiata in #CittàVecchia sará illustrato dagli alunni dell’ IISS Pacinotti, che si sono appositamente preparati come “guide turistiche”.
Il progetto – promosso dal #MinisteroDellePoliticheSociali – è stato realizzato dal TGS Delfino Taranto in collaborazione con l’ IISS Pacinotti-Fermi Taranto e la nostra associazione Casa don Bosco.18740041_1974737039424339_531787553439936623_n

 

Studio 100: RECUPERARE I GIOVANI PER INSERIRLI NEL MONDO DEL LAVORO

http://www.studio100.it/?p=21276

Parte a Taranto un nuovo progetto per i giovani, mirato a combattere la dispersione scolastica e a migliorare il territorio. Si tratta del FABLAB, un laboratorio di nuova generazione che consente di accrescere le diverse tecnologie applicate ai materiali come, ad esempio, le stampanti, gli scanner 3D e i linguaggi di programmazione per le schede Arduino. FABLAB, “laboratorio (Lab) di fabbricazione (Fab)”, è uno spazio in cui si possono realizzare progetti, attraverso tecnologie che permettono la loro trasformazione in oggetti reali.
Lo spazio del FabLab permette di ritrovarsi per scoprire, inventare, creare e dare forma alle idee scambiando le conoscenze necessarie per poterle sviluppare. Lo scopo del laboratorio è essenzialmente quello di consentire di sperimentare le nuove tecnologie digitali in un clima di interscambio e di collaborazione in cui sviluppare la propria creatività.
Varie le attività proposte: laboratori di robotica educativa basate sulla scheda “Arduino” o “LEGO”, utilizzo di programmazione open source, modellazione 3D con programmi open source
A proporre e gestire il progetto sono i membri dell’associazione Casa don Bosco sostenuti dal parroco della Parrocchia “San Giovanni Bosco” don Ercole Cinelli, dall’Ispettore dei Salesiani dell’Italia Meridionale, don Pasquale Cristiani e dalla Fondazione Salesiani per il Sociale – SCS (a cui l’associazione è affiliata dal 2014). Ma il progetto è stato fortemente voluto soprattutto da alcuni giovani dell’associazione spinti anche da una donazione benefica da parte di una persona anonima, che crede fortemente nel recupero attraverso il lavoro.
L’Associazione “Casa don Bosco”, ispirata al carisma di San Giovanni Bosco, nasce nel giugno dell’anno 2009 ad opera di alcuni volontari, collaboratori dei salesiani di Taranto, per rispondere ai bisogni del territorio e in particolare dei giovani.
La città di Taranto vive da sempre diverse problematiche legate alla cultura, all’economia, all’ambiente e all’istruzione. Il carisma salesiano è sempre stato presente e di notevole aiuto alla città, ma negli ultimi anni Taranto si trova a vivere “la crisi nella crisi”. Lo scopo di questa associazione è quello di creare una rete di persone di buona volontà impegnate nella crescita educativa, culturale e formativa dei nostri bambini e ragazzi, dei giovani, delle loro famiglie, dei nostri anziani; creare opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, incentivando soprattutto l’occupazione giovanile in un era di grande crisi lavorativa che genera nei giovani uno scoraggiamento senza via d’uscita se non emigrare, rafforzare il senso di “bene comune” e avere un occhio particolare, come voleva don Bosco, per i più piccoli e svantaggiati.
Da qui l’idea di FabLab che ha come vantaggio quello di avere un ambiente destrutturato dove anche ragazzi con comportamenti difficili, con vissuti pesanti, con bisogni educativi speciali possono sperimentare l’inclusione e acquisire competenze. La finalità educativa del progetto non è la rincorsa alle ultime tecnologie e il loro utilizzo “usa e getta”, ma educare ad un uso consapevole e creativo degli strumenti digitali. Il progetto deve permettere di affrontare in modo innovativo il processo educativo dei giovani. Nel progetto non la tecnologia ma i giovani, la condivisione e la creatività sono i principali, ma non esclusivi, protagonisti.
I laboratori (divisi per fasce di età) sono rivolti a tutti i giovani di età compresa fra i 13 e i 30 anni, con priorità ai giovani che non studiano o non hanno un’occupazione. Per ora si partirà solo con i ragazzi della dispersione scolastica, in attesa di trovare fondi per ampliare il progetto.
NON esistono, al momento, attività simili nella città di Taranto e nei comuni limitrofi. La tecnologia è un grande facilitatore in grado di accelerare i processi di formazione. Una concreta modalità di preparare i giovani al mondo del lavoro attraverso la consapevolezza che a Taranto non può esistere solo lo stabilimento siderurgico.
Il progetto si apre al territorio per diventare una leva di sviluppo importante fra progetto educativo e mondo del lavoro.
FabLab prenderà il via a settembre 2016 con un gruppo di 10 ragazzi a turno presi dagli elenchi della dispersione scolastica. Chiunque voglia informazioni può contattare CasadonBosco tramite email all’indirizzo: casadonboscotaranto@gmail.com, blog: https://casadonbosco.wordpress.com/ o facebook: casadonbosco Taranto.

#‎FabLab‬ ‪#‎CasadonBosco‬ ‪#‎giovaniperigiovani‬ ‪#‎piccolipassigrandisogni‬ ‪#‎NOdispersioneScolastica‬ ‪#‎TarantoEiGiovani‬ ‪#‎unaNuovaTaranto‬

 

Giornale di Taranto:FABLAB – Parte a settembre il progetto di “Casa don Bosco” mirato alla dispersione scolastica

Parte a Taranto un nuovo progetto per i giovani, mirato a combattere la dispersione scolastica e a migliorare il territorio. Si tratta del FABLAB, un laboratorio di nuova generazione che consente di accrescere le diverse tecnologie applicate ai materiali  come, ad esempio, le stampanti, gli scanner 3D e i linguaggi di programmazione per le schede Arduino. FABLAB, “laboratorio (Lab) di fabbricazione (Fab)”, è uno spazio in cui si possono realizzare progetti, attraverso tecnologie che permettono la loro trasformazione in oggetti reali.

Lo spazio del FabLab permette di ritrovarsi per scoprire, inventare, creare e dare forma alle idee scambiando le conoscenze necessarie per poterle sviluppare. Lo scopo del laboratorio è essenzialmente quello di consentire di sperimentare le nuove tecnologie digitali in un clima di interscambio e di collaborazione in cui sviluppare la propria creatività.

Varie le attività proposte: laboratori di robotica educativa basate sulla scheda “Arduino” o “LEGO”, utilizzo di programmazione open source, modellazione 3D con programmi open source

A proporre e gestire il progetto sono i membri dell’associazione Casa don Bosco sostenuti dal parroco della Parrocchia “San Giovanni Bosco” don Ercole Cinelli, dall’Ispettore dei Salesiani dell’Italia Meridionale, don Pasquale Cristiani e dalla Federazione Salesiani per il Sociale – SCS (a cui l’associazione è affiliata dal 2014). Ma il progetto è stato fortemente voluto soprattutto da alcuni giovani dell’associazione spinti anche da una donazione benefica da parte di una persona anonima, che crede fortemente nel recupero attraverso il lavoro.

L’Associazione “Casa don Bosco”, ispirata al carisma di San Giovanni Bosco, nasce nel giugno dell’anno 2009  ad opera di alcuni volontari, collaboratori dei salesiani di Taranto, per rispondere ai bisogni del territorio e in particolare dei giovani.

La città di Taranto vive da sempre diverse problematiche legate alla cultura, all’economia, all’ambiente e all’istruzione. Il carisma salesiano è sempre stato presente e di notevole aiuto alla città, ma negli ultimi anni Taranto si trova a vivere “la crisi nella crisi”.  Lo scopo di questa associazione è quello di creare una rete di persone di buona volontà impegnate nella crescita educativa, culturale e formativa dei nostri bambini e ragazzi, dei giovani, delle loro famiglie, dei nostri anziani; creare opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, incentivando soprattutto l’occupazione giovanile in un era di grande crisi lavorativa che genera nei giovani uno scoraggiamento senza via d’uscita se non emigrare, rafforzare il senso di “bene comune” e avere un occhio particolare, come voleva don Bosco, per i più piccoli e svantaggiati.

Da qui l’idea di FabLab che ha come vantaggio quello di avere un ambiente destrutturato dove anche ragazzi con comportamenti difficili, con vissuti pesanti, con bisogni educativi speciali possono sperimentare l’inclusione e acquisire competenze. La finalità educativa del progetto non è la rincorsa alle ultime tecnologie e il loro utilizzo “usa e getta”, ma educare ad un uso consapevole e creativo degli strumenti digitali. Il progetto deve permettere di affrontare in modo innovativo il processo educativo dei giovani.  Nel progetto non la tecnologia ma i giovani, la condivisione e la creatività sono i principali, ma non esclusivi, protagonisti.

I laboratori (divisi per fasce di età) sono rivolti a tutti i giovani di età compresa fra i 13 e i 30 anni, con priorità ai giovani che non studiano o non hanno un’occupazione. Per ora si partirà solo con i ragazzi della dispersione scolastica, in attesa di trovare fondi per ampliare il progetto.

NON esistono, al momento, attività simili nella città di Taranto e nei comuni limitrofi. La tecnologia è un grande facilitatore in grado di accelerare i processi di formazione. Una concreta modalità di preparare i giovani al mondo del lavoro attraverso la consapevolezza che a Taranto non può esistere solo lo stabilimento siderurgico.

Il progetto si apre al territorio per diventare una leva di sviluppo importante fra progetto educativo e mondo del lavoro.

FabLab prenderà il via a settembre 2016 con un gruppo di 10 ragazzi a turno presi dagli elenchi della dispersione scolastica. Chiunque voglia informazioni può contattare CasadonBosco tramite email all’indirizzo: casadonboscotaranto@gmail.com, blog: https://casadonbosco.wordpress.com/ o facebook: casadonbosco Taranto.

‪#‎FabLab‬ ‪#‎CasadonBosco‬ ‪#‎giovaniperigiovani‬ ‪#‎piccolipassigrandisogni‬ ‪#‎NOdispersioneScolastica‬ ‪#‎TarantoEiGiovani‬ ‪#‎unaNuovaTaranto‬

 

Manduria Sette:Parte il progetto Fablab, per recuperare i giovani e inserirli nel mondo del lavoro

http://m.manduriasette.it/dettaglio.asp?id_dett=32183&id_rub=279

A settembre parte il progetto di Casa don Bosco mirato alla dispersione scolastica.

Parte a Taranto un nuovo progetto per i giovani, mirato a combattere la dispersione scolastica e a migliorare il territorio. Si tratta del Fablab, un laboratorio di nuova generazione che consente di accrescere le diverse tecnologie applicate ai materiali come, ad esempio, le stampanti, gli scanner 3D e i linguaggi di programmazione per le schede Arduino. 

Fablab, “laboratorio (Lab) di fabbricazione (Fab)”, è uno spazio in cui si possono realizzare progetti, attraverso tecnologie che permettono la loro trasformazione in oggetti reali.

Lo spazio del FabLab permette di ritrovarsi per scoprire, inventare, creare e dare forma alle idee scambiando le conoscenze necessarie per poterle sviluppare. Lo scopo del laboratorio è essenzialmente quello di consentire di sperimentare le nuove tecnologie digitali in un clima di interscambio e di collaborazione in cui sviluppare la propria creatività.

Varie le attività proposte: laboratori di robotica educativa basate sulla scheda “Arduino” o “LEGO”, utilizzo di programmazione open source, modellazione 3D con programmi open source
A proporre e gestire il progetto sono i membri dell’associazione Casa don Bosco sostenuti dal parroco della Parrocchia “San Giovanni Bosco” don Ercole Cinelli, dall’Ispettore dei Salesiani dell’Italia Meridionale, don Pasquale Cristiani e dalla Federazione Salesiani per il Sociale – SCS (a cui l’associazione è affiliata dal 2014). 

Ma il progetto è stato fortemente voluto soprattutto da alcuni giovani dell’associazione spinti anche da una donazione benefica da parte di una persona anonima, che crede fortemente nel recupero attraverso il lavoro.

L’Associazione “Casa don Bosco”, ispirata al carisma di San Giovanni Bosco, nasce nel giugno dell’anno 2009  ad opera di alcuni volontari, collaboratori dei salesiani di Taranto, per rispondere ai bisogni del territorio e in particolare dei giovani. 

La città di Taranto vive da sempre diverse problematiche legate alla cultura, all’economia, all’ambiente e all’istruzione. Il carisma salesiano è sempre stato presente e di notevole aiuto alla città, ma negli ultimi anni Taranto si trova a vivere “la crisi nella crisi”. Lo scopo di questa associazione è quello di creare una rete di persone di buona volontà impegnate nella crescita educativa, culturale e formativa dei nostri bambini e ragazzi, dei giovani, delle loro famiglie, dei nostri anziani; creare opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, incentivando soprattutto l’occupazione giovanile in un era di grande crisi lavorativa che genera nei giovani uno scoraggiamento senza via d’uscita se non emigrare, rafforzare il senso di “bene comune” e avere un occhio particolare, come voleva don Bosco, per i più piccoli e svantaggiati.
 
Da qui l’idea di FabLab che ha come vantaggio quello di avere un ambiente destrutturato dove anche ragazzi con comportamenti difficili, con vissuti pesanti, con bisogni educativi speciali possono sperimentare l’inclusione e acquisire competenze. La finalità educativa del progetto non è la rincorsa alle ultime tecnologie e il loro utilizzo “usa e getta”, ma educare ad un uso consapevole e creativo degli strumenti digitali. Il progetto deve permettere di affrontare in modo innovativo il processo educativo dei giovani.  Nel progetto non la tecnologia ma i giovani, la condivisione e la creatività sono i principali, ma non esclusivi, protagonisti.

I laboratori (divisi per fasce di età) sono rivolti a tutti i giovani di età compresa fra i 13 e i 30 anni, con priorità ai giovani che non studiano o non hanno un’occupazione. Per ora si partirà solo con i ragazzi della dispersione scolastica, in attesa di trovare fondi per ampliare il progetto. 

Non esistono, al momento, attività simili nella città di Taranto e nei comuni limitrofi. La tecnologia è un grande facilitatore in grado di accelerare i processi di formazione. Una concreta modalità di preparare i giovani al mondo del lavoro attraverso la consapevolezza che a Taranto non può esistere solo lo stabilimento siderurgico.
Il progetto si apre al territorio per diventare una leva di sviluppo importante fra progetto educativo e mondo del lavoro. FabLab prenderà il via a settembre 2016 con un gruppo di 10 ragazzi a turno presi dagli elenchi della dispersione scolastica. Chiunque voglia informazioni può contattare CasadonBosco tramite email all’indirizzo: casadonboscotaranto@gmail.com, blog: https://casadonbosco.wordpress.com/ o facebook: casadonbosco Taranto.fablab copertina facebbok

Taranto Eventi: FABLAB PER RECUPERARE I GIOVANI E INSERIRLI NEL MONDO DEL LAVORO

FABLAB PER RECUPERARE I GIOVANI E INSERIRLI NEL MONDO DEL LAVORO

A settembre parte il progetto di Casa don Bosco mirato alla dispersione scolastica

di Sara Trovato

Parte a Taranto un nuovo progetto per i giovani, mirato a combattere la dispersione scolastica e a migliorare il territorio. Si tratta del FABLAB, un laboratorio di nuova generazione che consente di accrescere le diverse tecnologie applicate ai materiali  come, ad esempio, le stampanti, gli scanner 3D e i linguaggi di programmazione per le schede Arduino. FABLAB, “laboratorio (Lab) di fabbricazione (Fab)”, è uno spazio in cui si possono realizzare progetti, attraverso tecnologie che permettono la loro trasformazione in oggetti reali.

Lo spazio del FabLab permette di ritrovarsi per scoprire, inventare, creare e dare forma alle idee scambiando le conoscenze necessarie per poterle sviluppare. Lo scopo del laboratorio è essenzialmente quello di consentire di sperimentare le nuove tecnologie digitali in un clima di interscambio e di collaborazione in cui sviluppare la propria creatività.

Varie le attività proposte: laboratori di robotica educativa basate sulla scheda “Arduino” o “LEGO”, utilizzo di programmazione open source, modellazione 3D con programmi open source

A proporre e gestire il progetto sono i membri dell’associazione Casa don Bosco sostenuti dal parroco della Parrocchia “San Giovanni Bosco” don Ercole Cinelli, dall’Ispettore dei Salesiani dell’Italia Meridionale, don Pasquale Cristiani e dalla Federazione Salesiani per il Sociale – SCS (a cui l’associazione è affiliata dal 2014). Ma il progetto è stato fortemente voluto soprattutto da alcuni giovani dell’associazione spinti anche da una donazione benefica da parte di una persona anonima, che crede fortemente nel recupero attraverso il lavoro.

L’Associazione “Casa don Bosco”, ispirata al carisma di San Giovanni Bosco, nasce nel giugno dell’anno 2009  ad opera di alcuni volontari, collaboratori dei salesiani di Taranto, per rispondere ai bisogni del territorio e in particolare dei giovani.

La città di Taranto vive da sempre diverse problematiche legate alla cultura, all’economia, all’ambiente e all’istruzione. Il carisma salesiano è sempre stato presente e di notevole aiuto alla città, ma negli ultimi anni Taranto si trova a vivere “la crisi nella crisi”.  Lo scopo di questa associazione è quello di creare una rete di persone di buona volontà impegnate nella crescita educativa, culturale e formativa dei nostri bambini e ragazzi, dei giovani, delle loro famiglie, dei nostri anziani; creare opportunità di inserimento nel mondo del lavoro, incentivando soprattutto l’occupazione giovanile in un era di grande crisi lavorativa che genera nei giovani uno scoraggiamento senza via d’uscita se non emigrare, rafforzare il senso di “bene comune” e avere un occhio particolare, come voleva don Bosco, per i più piccoli e svantaggiati.

Da qui l’idea di FabLab che ha come vantaggio quello di avere un ambiente destrutturato dove anche ragazzi con comportamenti difficili, con vissuti pesanti, con bisogni educativi speciali possono sperimentare l’inclusione e acquisire competenze. La finalità educativa del progetto non è la rincorsa alle ultime tecnologie e il loro utilizzo “usa e getta”, ma educare ad un uso consapevole e creativo degli strumenti digitali. Il progetto deve permettere di affrontare in modo innovativo il processo educativo dei giovani.  Nel progetto non la tecnologia ma i giovani, la condivisione e la creatività sono i principali, ma non esclusivi, protagonisti.

I laboratori (divisi per fasce di età) sono rivolti a tutti i giovani di età compresa fra i 13 e i 30 anni, con priorità ai giovani che non studiano o non hanno un’occupazione. Per ora si partirà solo con i ragazzi della dispersione scolastica, in attesa di trovare fondi per ampliare il progetto.

NON esistono, al momento, attività simili nella città di Taranto e nei comuni limitrofi. La tecnologia è un grande facilitatore in grado di accelerare i processi di formazione. Una concreta modalità di preparare i giovani al mondo del lavoro attraverso la consapevolezza che a Taranto non può esistere solo lo stabilimento siderurgico.

Il progetto si apre al territorio per diventare una leva di sviluppo importante fra progetto educativo e mondo del lavoro.

FabLab prenderà il via a settembre 2016 con un gruppo di 10 ragazzi a turno presi dagli elenchi della dispersione scolastica. Chiunque voglia informazioni può contattare CasadonBosco tramite email all’indirizzo: casadonboscotaranto@gmail.com, blog: https://casadonbosco.wordpress.com/ o facebook: casadonbosco Taranto.

 

#‎FabLab‬ ‪#‎CasadonBosco‬ ‪#‎giovaniperigiovani‬ ‪#‎piccolipassigrandisogni‬ ‪#‎NOdispersioneScolastica‬ ‪#‎TarantoEiGiovani‬ ‪#‎unaNuovaTaranto‬